….
Il fotoritocco mi ha aperto fondamentalmente grandi spazi di libertà espressiva e la possibilità, simile a quella che concede la pittura, di concretizzare in immagini le mie idee ed esperienze. Ho usato i vantaggi che offre la tecnologia con grande rispetto per lo scatto originario: non mi hanno sedotto i filtri e gli effetti speciali, piuttosto la possibilità di collegare immagini scattate in situazioni temporalmente distanti, e la libertà "pittorica" nell'utilizzo del colore, per realizzare un'idea e creare connessioni simboliche (vedi ad esempio i progetti "Paesaggi" e "Codici"), fino all'elaborazione di alcuni progetti più "astratti" ("Dissegni" e "Meditazioni in Bianco") in cui ho usato lo scatto originario come bottino di segni per la creazione di immagini che, al limite dell'astrazione, acquistano espressività attraverso l'assenza: ormai non più riconducibili alla percezione quotidiana, ricordano senza significare, evocano senza spiegare. Comunque, ciò che perseguo nell'esprimermi è il suscitare emozioni allo sguardo che voglia decifrare, ascoltare, in modo non superficiale, annoiato, distratto.
...per lungo tempo ho sperimentato le tecniche della danza e del teatro, che successivamente ho utilizzato in alcune video-performances, dove la commistione dei diversi linguaggi mi ha offerto interessanti possibilità espressive.
….
(La versione integrale di questa presentazione si trova nella sezione Testi)