Vilma Soncin nasce il 3 Marzo 1957 a Robella (AT) fra i colori e i silenzi delle colline Piemontesi del Monferrato, nel 1976 si è diplomata presso il Liceo Artistico Statale di Torino in via Accademia Albertina.
Vive e lavora a Torino.
Da sempre è attraverso il disegno che trova la sua forma di comunicazione.
E? di questo contrapporsi di colline e città troviamo sempre traccia nei suoi dipinti.
Dipinti da scoprire, da decifrare, sono la ricerca di comunicare attraverso forme, colori e disegni la parte più intima di ogni uomo: i suoi dubbi, le sue gioie, ma anche le paure e le angosce.
Tutto attraverso una congiunzione tra il mondo reale e un mondo astratto.
Forme in equilibrio tra il cielo e la terra.
Uno sguardo del nostro essere da un punto di vista esterno, come un volersi distaccare da se stessi per potersi osservare.
Il colore è componente determinante del racconto, ricerca di metodo per mettere in comunicazione lo spettatore, per farlo entrare direttamente nello stato d?animo che il quadro rappresenta.
La tempera è spesso posata con spessore e rilievo, chiede di essere toccata con un gesto che da bambini ti mette in contatto in maniera semplice ma diretta con ciò che suscita lo stupore. Un gesto che invece l?adulto non si concede e che spesso fa solo lontano da sguardi indiscreti.
Invece i suoi lavori ti chiedono questo essere guardati e toccati in una sorta di unico modo diretto di percezione.
Non chiedono di essere svelati, non ?vogliono essere capiti? ma vogliono essere un modo per un momentaneo distacco dalla fatica presente.
